Ego etiam advenus di Ilaria Pezone
Il documentario nasce dall’attività laboratoriale proposta dalla regista e da una ricercatrice ad un gruppo di ragazzi arrivati in Italia in seguito alla Guerra Civile in Libia e ospiti in un agriturismo nella campagna lecchese. Ritessendo il filo del laboratorio, le immagini e le voci del video si intrecciano per ripercorrere le tappe di un percorso migratorio che è un percorso di vita. E’ nel territorio dell’autonarrazione che si addentra il documentario: il vissuto personale del viaggio, dello spostamento, il desiderio di progettare il futuro, nella narrazione di un percorso che rimette in discussione molti dei luoghi comuni che ammorbano noi e loro.
by Ilaria Pezone
The documentary was born from the laboratory activity proposed by the director and a researcher to a group of young people who arrived in Italy following the Civil War in Libya and guests on a farm in the Lecco countryside. Retaining the thread of the laboratory, the images and voices of the video intertwine to retrace the stages of a migratory journey that is a life path. It is in the territory of the self-narrative that the documentary enters: the personal experience of the journey, the move, the desire to plan the future, in the narration of a path that calls into question many of the common places that soften us and them.
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