DIABOLIK A CARTOOMICS! UNA MOSTRA E UN INCONTRO IN OMAGGIO A SERGIO ZANIBONI
Diabolik è sempre stato protagonista a Cartoomics… Per questa edizione la casa editrice Astorina ha scelto di omaggiare il grande Sergio Zaniboni, disegnatore recentemente scomparso, con una mostra di originali e la presentazione in anteprima del volume “Diabolik. Visto da Sergio Zaniboni” edito da Oscar INK
Presso lo stand Astorina (Padiglione 16) sarà allestita una mostra davvero unica che ripercorre la carriera di Sergio Zaniboni, storico disegnatore di Diabolik che, in più di 45 anni di disegni, ha saputo imporre una propria personalità al personaggio, dettando le linee guida che lo caratterizzano ancora oggi. Tavole originali delle storie più amate dal pubblico, poster, grafiche e testimonianze della parabola personale e artistica di Zaniboni formano un percorso espositivo che intende omaggiare una delle matite più celebrate del fumetto italiano contemporaneo.
Presentazione in anteprima del volume
Diabolik. Visto da Sergio Zaniboni – Mondadori/Astorina collana Oscar INK
Sabato 10 marzo, ore 11.45, presso lo spazio Agorà 1
Diabolik. Visto da Sergio Zaniboni – Mondadori/Astorina collana Oscar INK
Sabato 10 marzo, ore 11.45, presso lo spazio Agorà 1
Mario Gomboli (direttore editoriale di Astorina e curatore della mostra), Enzo Facciolo(disegnatore di Diabolik dal 1963 e amico di Sergio Zaniboni) e Alfredo Castelli(sceneggiatore, tra molto altro, di episodi storici di Diabolik) presentano il volume Diabolik. Visto da Sergio Zaniboni edito da Astorina/Oscar INK.
Sergio Zaniboni è entrato nello staff di Diabolik nel 1969 e non se n’è mai allontanato. Inconfondibile la sua visione grafica del personaggio e, forse ancor più, della affascinante fisionomia di Eva Kant. Innovativa la sua impostazione “fotografica” delle tavole e delle singole vignette. Sergio se n’è andato nell’estate del 2017 ma la traccia che ha lasciato nella storia del Re del Terrore è indelebile. Presentatosi alle sorelle Giussani nel 1969, esordisce nella serie con Delitto su commissione, di cui realizza matite e chine. In seguito firmerà oltre trecento episodi e un centinaio di copertine. L’incontro vuole raccontare aneddoti ed esperienze dei quasi cinquant’anni in cui la figura di Zaniboni è stata strettamente legata alla figura di Diabolik. E viceversa.Questa traccia è ripercorsa nel volume Diabolik. Visto da Sergio Zaniboni, che raccoglie il primo episodio e l’ultimo albo da lui disegnati, intramezzati dalle matite di un episodio che venne poi inchiostrato da Giorgio Montorio. Ma il Maestro amava andare oltre il fumetto: copertine, poster, litografie e illustrazioni realizzate con le tecniche più diverse fanno parte del suo infinito portfolio e così questo volume è arricchito da una vasta selezione di queste coloratissime opere.
Sergio Zaniboni
Sergio Zaniboni (Torino, 4 agosto 1937 – Giaveno, 18 agosto 2017) è stato uno dei più celebrati disegnatori italiani, in particolare per il suo contributo a Diabolik, personaggio che ha disegnato per più di 45 anni.
Ex radiotecnico, inizia la sua carriera di fumettista nel 1967 dopo essere stato disegnatore tecnico, grafico pubblicitario (creatore dello storico logo delle figurine Panini) e illustratore. Il suo primo lavoro è una riduzione a fumetti de “I tre Moschettieri” disegnata per l'editore di Alè Toro ma mai pubblicata. Dopo aver disegnato “I Promessi Sposi” per Gino Sansoni (marito di Angela Giussani, fondatrice della casa editrice Astorina), inizia a collaborare alla rivista “Horror” e nel 1969 entra nello staff di “Diabolik”, esordendo con l'episodio “Delitto su commissione”. Da allora ha realizzato le matite di oltre trecento avventure. Dal 1972 collabora anche con “Il Giornalino”, dove, tra i vari lavori realizzati, ha dato vita alla serie di ambiente pugilistico “Il campione,” su testi di Alberto Ongaro, e alla serie poliziesca “Tenente Marlo”, su testi di Claudio Nizzi. Per "Orient Express” disegna poi la serie “I Reporters” su testi di Giancarlo Malagutti. Alla fine degli anni Ottanta rinnova il suo stile impegnandosi in due lavori che mescolano elementi umoristici a tematiche avventurose: “Speedy Car2”, serie su testi di Paola Ferrarini sempre disegnata per “Il Giornalino”, e “Pam&Peter”, episodio autoconclusivo su testi di Luigi Mignacco pubblicato su “Comic Art”. Nel 1990 vince il premio ANAFI e nel 1991 disegna una lunga avventura di Tex Willer scritta da Claudio Nizzi per l'albo Speciale Tex n. 4, dal titolo “Piombo rovente”. Negli anni Novanta prosegue la sua collaborazione con "Il Giornalino" disegnando serie come "Reporter Blues" e "Maj Lin" e nel 2000 riceve il premio Yellow Kid per la sua lunga e fruttuosa militanza sulle pagine di Diabolik.
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