Nasce LA SERGIO BONELLI EDITORE 2.0


Abbiamo seguito l’interessante conferenza stampa della Sergio Bonelli Editore trasmessa oggi in streaming, che aveva lo scopo di presentare alcune novità riguardante la produzione della storica casa milanese.


Orgoglio SBE

L’introduzione di Michele Masiero ci restituisce una SBE forte ed orgogliosa per quello che è stato ed è attualmente nel panorama fumettistico italiano e mondiale.
Neanche il tempo di rilassarsi ed assistiamo a uno storico passaggio di consegne.
Sul palco il papà di Dylan Dog, Tiziano Sclavi, Mauro Marcheselli e il nuovo curatore (anche se ormai ha questo ruolo da un anno circa) Roberto Recchioni.
Basta osservare la mimica facciale di Sclavi e la gentilezza con cui Recchioni e Marcheselli si rivolgono a lui, per capire l’importanza di ciò che sta succendendo, un momento toccante che ci riporta a una concezione romantica del mondo del fumetto che ogni tanto fa capolino.

L’Avventura

E’ il turno di Adam Wild, nuova creatura dello sceneggiatore Gianfranco Manfredi, che riprende il filone avventuroso tanto caro alla SBE (Mister No per citare una delle testate più famose e longeve). Ambientato nell’Africa Subequatoriale di fine ‘800, Adam Wild affronterà il tema della tratta degli schiavi affidandosi ad un team di nuovi disegnatori.

Una nuova vita?


Non si può negare che tutta la curiosità della platea (anche quella che seguiva la conferenza in streaming) era intorno a quello che avrebbe detto Roberto Recchioni del futuro di Dylan Dog.
Possiamo dire che il Rrobe si è limitato a ribadire quei concetti che va ripetendo da mesi, ovvero la ricerca di un “downgrade” dell’Old Boy per riportarlo ai fasti del passato, l’introduzione di “cicli tematici” all’interno della serie regolare che sarà caratterizzata da cambiamenti destinati ad entrare nel mondo di Dylan Dog creando una sorta di inedita continuity.
Si parte con il pensionamento dell’Ispettore Bloch, l’introduzione del suo sostituto e di nuovi antagonisti che andranno ad influenzare questo nuovo corso della testata.
In coda Recchioni ha anche descritto il restyling delle varie uscite di Dylan Dog (Maxi, Speciale, Color Fest, Almanacco) spiegando che l’idea alla base è quella di dare un senso ad ogni singola uscita caratterizzandola.

Orfani raddoppia anzi triplica


Nella nuova stagione di Orfani, come molti di voi sapranno, il protagonista sarà Ringo, le vicende si svolgeranno in Italia  e Recchioni promette una deriva più “bonelliana” in questa stagione.
Ma la vera sorpresa è l’annuncio da parte di Vincenzo Sarno di una importante partnership tra SBE e Rai per la creazione di una serie di Motion Comics dedicata ad Orfani che sarà in onda su Rai 4 a partire da dicembre del 2014.
L’obiettivo è di provare ad esportare l’opera di Recchioni e Mammuccari attraverso un formato moderno e molto in voga come il Motion Comics e a giudicare dalle prime sequenze mostrate, sembra che il ritmo di Orfani ben si adatti a questa trasposizione che sarà diretta da quell’Armando Traverso che già si era occupato di trasporre i fumetti della SBE per la radio.
Terzo progetto sulla serie Orfani è uno sceneggiato radiofonico che sarà diretto dallo stesso Traverso.

Lucca Comics and Games 2014

Come ben sappiamo il mondo del fumetto italiano si riunisce ogni anno a Lucca e da un po’ di anni a questa parte, le case editrici stanno moltiplicando gli sforzi pur di riuscire ad ottenere visibilità nella crescente offerta di prodotti.
La Sergio Bonelli Editore, seguendo il trend di altre case editrici, sarà ospitata in un imponente padiglione di circa cento metri quadri e presenterà tre edizioni speciali con cover variant: Adam Wild n°1 (cover di Enrique Breccia), Dylan Dog-Spazio Profondo (cover di Gipi) e Orfani- Ringo (cover di Gabriele Dell’Otto).

Il futuro della Sergio Bonelli Editore

Più volte la SBE è stata accusata di immobilismo, spesso non a torto, ma in questi ultimi tempi non si può dire che non ci stia provando a cambiare pelle e ad evolversi, pungolata forse dall’emorragia di lettori che non ha risparmiato anche le testate storiche.

L’abbiamo vista impegnarsi in pubblicazioni con un linguaggio visivo e testuale di stampo più moderno e meno “bonelliano” (Orfani), abbiamo visto nascere un’inedita partnership con la Bao per edizioni speciali di alcune storie (Dylan Dog principalmente,ma anche lo stesso Orfani), sono state avviate nuove serie in generi mai troppo praticati (Dragonero), verrà avviata la pubblicazione delle testate anche nelle fumetterie o librerie.

Insomma, qualcosa si sta muovendo.
Questa conferenza ci ha restituito una SBE fiera nel ribadire il suo ruolo primario nel mercato del fumetto italiano e l’immenso valore culturale e commerciale dei suoi prodotti storici, un rapporto sempre più saldo con le pubblicazioni cartacee, ma senza dimenticare i nuovi media.

In quest’ottica diventa fondamentale il ruolo di Vincenzo Sarno (Capo Struttura Sviluppo Proprietà), una sorta di curatore delle proprietà intellettuali introdotta per evitare gli errori (ed orrori) avvenuti nel passato nel momento in cui gli eroi Bonelli hanno abbandonato le pagine degli albi.

A mio avviso la vera notizia della conferenza è proprio questa, la Sergio Bonelli Editore decide di provare a raggiungere il pubblico del futuro non solo con prodotti nuovi che strizzano l’occhio alla modernità, ma anche cercando di sfruttare al meglio le testate storiche che possiede, sforzandosi di adeguarle ad un mercato in continua evoluzione.
Solo il tempo naturalmente potrà dire se questa scelta si rivelerà vincente per le casse della SBE e soprattutto per noi lettori.

 Articolo realizzato da Giuseppe Ceruso 

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